INTER-ATALANTA

24 novembre 2007

 

Allora facciamo un passo indietro. Due domeniche prima i tifosi atalantini avevano creato disordini, e per questo motivo gli era stata vietata la trasferta a Milano. Cosa hanno pensato i geni dell'Osservatorio del Viminale? Vietare la vendita dei biglietti nella sola provincia di Bergamo? No, sarebbe stato troppo furbo... L'hanno vietata in tutta Italia, tranne che ai residenti di Milano e provincia! D'altra parte si sa... Campobasso è un rinomato covo di tifosi atalantini... Risultato: non abbiamo potuto comprare i biglietti e quindi organizzare il pullman!

I suddetti geni potevano fermarsi qui, e invece ne hanno pensata un'altra: vietare la cessione dell'abbonamento! Cioè: i tifosi nerazzurri che hanno sottoscritto l'abbonamento, pagandolo in anticipo ed essendone comunque responsabili, non hanno potuto far andare allo stadio la propria moglie, il figlio, etc... Secondo motivo per cui non abbiamo potuto organizzare il pullman! Ma d'altra parte si sa... gli interisti si fanno l'abbonamento non per seguire l'Inter, ma per cederlo, di volta in volta, ai tifosi atalantini, livornesi, sampdoriani... Ulteriore aggravante: il cambio dell'abbonamento era permesso se il beneficiario fosse stato residente nella provincia di Milano. Quindi paradossalmente sarebbe stato possibile cedere l'abbonamento a un milanese tifoso dell'Atalanta, ma non al proprio fratello interista! Straordinari!

Non siamo stati gli unici ad avere difficoltà, visto che lo stadio era praticamente semi-vuoto. Sarebbe da chiedere alle grandi menti del suddetto Osservatorio se è questo il loro vero obiettivo: svuotare gli stadi e farci vedere le partite in televisione. In effetti sembrerebbe così. Ma noi non ci stiamo: le partite vogliamo vederle a Milano! E fino a quando non ci proibiranno di andarci, noi saremo là!

E infatti c'eravamo, anche per questa partita. Come c'era la curva, che per protesta non ha tifato. La curva stessa ha ricordato con degli striscioni sia il tifoso laziale, morto due settimane prima, che il militare italiano morto in Afghanistan. Pensate che le grandi Autorità che garantiscono la sicurezza negli stadi avevano negato l'autorizzazione per quest'ultimo striscione. D'altra parte è vero... era uno striscione pericolosissimo... Che una colossale pernacchia li copra di ridicolo!

 

                       

                       

 

 

 

Abbiamo sofferto un po' nel secondo tempo, ma alla fine abbiamo vinto per 2-1!

 

 

                       

 

 

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